“Mi sono piegato in avanti e sono rimasto bloccato, ho il “colpo della strega”. “La parte bassa della schiena mi fa molto male e non so cosa fare per calmare questo dolore”. “Alcuni dicono di applicare il caldo in caso di lombalgia acuta, altri dicono il freddo”. “Devo riposarmi o muovermi?”.
Purtroppo spesso la gente fa una scelta errata e applica il caldo su una lombalgia acuta. Questo potrebbe peggiorare la situazione!
Quando facciamo un movimento sbagliato, il nostro corpo produce un’infiammazione per mettere in moto la guarigione naturale. Insieme alla reazione infiammatoria, la muscolatura si irrigidisce per limitare i movimenti nella zona lesionata.
Il caldo ha due effetti sfavorevoli. Per prima cosa rilassa la muscolatura e di conseguenza elimina la reazione muscolare protettiva, aumentando la mobilità nell’articolazione lesionata. In secondo luogo, il caldo mantiene lo stato infiammatorio.
In caso di lombalgia in fase acuta la reazione giusta sarebbe l’applicazione di ghiaccio! Bisogna applicare subito il ghiaccio sulla zona dolorante della schiena, per massimo quindici minuti, poi attendere un’ora e ripetere. E’ molto importante però non superare questo tempo, perché esiste la possibilità di creare l’effetto opposto. Quest’azione va ripetuta per le prime 6 ore, dopo di che l’effetto benefico va perso e il freddo comincia ad impedire la guarigione naturale.
Attenzione: mai mettere il ghiaccio direttamente sulla pelle, ma utilizzare sempre una tela per proteggerla dalle bruciature da freddo!
Durante la fase acuta è importante muoversi. La camminata è consigliata per sfiammare la schiena velocemente, in un modo naturale e senza rischi di peggioramento. Ricordarsi però che non bisogna sforzare la schiena. In caso di dolore troppo forte, meglio riposarsi in una posizione sdraiata, di schiena oppure sul fianco, applicando il ghiaccio, e riprovare successivamente.
Altre attività come stretching, yoga, pilates, bici, palestra sono molto sconsigliate nella prima fase di guarigione. Queste attività potrebbero aumentare troppo la mobilità nell’articolazione infiammata e di conseguenza peggiorare la situazione. Se dopo due o tre giorni non ci sono miglioramenti notevoli il consiglio è di farsi controllare la schiena dal proprio chiropratico.