Buongiorno,
è da anni che conosco la chiropratica. Ogni tanto, in caso di bisogno, mi faccio trattare la schiena. A fine novembre 2017 ho cominciato ad avere dolori davvero forti alla schiena e a livello della gamba sinistra. Come di solito sono passato velocemente dal chiropratico per farmi sistemare la schiena, però questa volta era diverso. Ero proprio piegato in due e i dolori erano molto più forti di quelli avuti in passato; sentivo anche intorpidimento e formicolii e ogni tanto perdita di forza nella gamba sinistra. Il chiropratico mi ha avvertito che questi dolori in effetti erano diversi e che pensava fosse interessato il disco. Mi ha sistemato la schiena e sono andato avanti. Purtroppo i benefici di un solo trattamento sono stati minori e le ricadute sempre più dolorose. Dopo un mese il chiropratico mi ha chiesto di fare una risonanza: voleva vedere la situazione dentro la colonna per capire la gravità della mia condizione. A gennaio, fatta la risonanza, mi sono spaventato! Una grossissima ernia del disco lombare L4-L5, con compressione della radice L5. Parlando con il chiropratico, visto il volume dell’ernia, lui mi ha consigliato di contattare subito un neurochirurgo per essere messo almeno in lista d’attesa. Secondo il suo parere la possibilità di risolvere con la chiropratica era solo del 10%. Sono andato a parlare col neurochirurgo e secondo lui bisognava operare il più velocemente possibile, se non volevo perdere il nervo. Il primo posto disponibile era 6 settimane dopo il nostro incontro.
Nel frattempo continuavo a vedere il chiropratico, questa volta in modo molto regolare. Ci siamo visti cinque volte nell’arco di tre settimane. Insieme a una cura di iniezioni di cortisone, poco a poco il chiropratico mi ha detto che stavo migliorando e che il nervo si stava liberando. A quel punto non avevo più perdita di forza nella gamba, anche se i formicolii c’erano ancora. Secondo lui la probabilità di evitare la chirurgia a questo punto era del 25%.
Diminuendo leggermente la frequenza dei trattamenti a solo 1 seduta la settimana, siamo arrivati a marzo. La data dell’intervento si avvicinava. Dovevo fare una scelta importante. Sentivo di aver migliorato, ma non ne ero ancora fuori. Insieme allora abbiamo deciso di spostare la data dell’intervento di quattro settimane. In queste settimane la mia schiena e la gamba continuavano a migliorare e a questo punto ho potuto definitivamente disdire la chirurgia.
Ad aprile ho fatto la risonanza di controllo. Era sparita completamente la mia grossa ernia! Sono contento di avere cancellato l’intervento. In tre mesi ho recuperato del tutto la mia schiena. Adesso continuo a seguire le indicazioni dal mio chiropratico e mi faccio controllare regolarmente la schiena. Non corro più il rischio di ricadute.
Michele, Montecchio Emilia
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