“Non mi ricordo di aver fatto un movimento sbagliato. Mi sono svegliato così un giorno, con dolore alla gamba. E’ arrivato a poco a poco senza motivi apparenti. Allora perché mi è uscita l’ernia?”. Queste sono le parole che sentiamo ogni giorno nel nostro Centro.

 

Ad eccezione di quando si tratta di un trauma importante (incidente stradale, brutta caduta, ecc.), le cause dell’ernia sono molto diverse. Spesso un paziente non ricorda neppure di aver fatto un movimento sbagliato prima di rimanere bloccato con la schiena. E anche quando se ne ricorda, si tratta spesso di un movimento banale come raccogliere un fazzoletto caduto a terra. Ma quella è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Occorrono in media 2000 movimenti sbagliati o micro-traumi prima che si rompa un disco intervertebrale. In altre parole è un processo lento, che dura almeno dieci anni, quello che precede il manifestarsi di un’ernia del disco.

 

Il nostro corpo ha delle barriere difensive che proteggono la schiena e i dischi. Si tratta in primo luogo dei muscoli della schiena, in particolare gli ileopsoas, e in secondo luogo dei legamenti del bacino e della colonna vertebrale. Se queste barriere non fanno il loro lavoro, vengono danneggiati i dischi vertebrali. E’ lì che si trova la vera causa dell’ernia del disco.

 

“Allora” -ci si chiede- “perché i miei sistemi di difesa si sono indeboliti?”

Con il Metodo Sanrocco valutiamo quattro diversi livelli di stress sul corpo che possono causare una debolezza dei muscoli, dei legamenti o di entrambi e, di conseguenza, una debolezza delle barriere protettive della schiena:

  • Lo stress strutturale: per esempio una distorsione della caviglia mai o mal curata, una postura sbagliata, una frattura della gamba, un’artrosi al ginocchio o all’anca, ma anche una malocclusione dentale, possono creare debolezze muscolari che impediscono una buona protezione della schiena. Altre cause strutturali possono essere la mancanza di attività fisica e una vita troppo sedentaria. Una camminata di venti minuti ogni giorno cambia la vita e la schiena!
  • Lo stress chimico: con questo si intende tutto ciò che mangiamo e beviamo, ma anche l’inquinamento ambientale e i livelli ormonali. Un esempio: una semplice mancanza di acqua è una delle cause più riscontrate in caso di ernia. Altre cause frequenti sono il consumo troppo elevato di zucchero bianco e carboidrati (che genera debolezze muscolari a livello del bacino e provoca l’infiammazione), o intolleranze e allergie alimentari (latticini, lieviti, solanacee…). Anche la mancanza di alcune vitamine e degli acidi grassi omega 3 può essere all’origine di un’ernia del disco.
  • Lo stress emotivo: lo stress di ogni giorno, anche sul lavoro, le relazioni sociali, i traumi emotivi possono creare delle debolezze muscolari. La paura, ad esempio, ha la tendenza ad indebolire il muscolo ileopsoas, il principale stabilizzatore dei dischi lombari. Oltre a ciò, lo stress e soprattutto gli ormoni da esso generati vanno ad indebolire i legamenti delle articolazioni sacro-iliache e della bassa zona lombare. I problemi emotivi invece hanno la tendenza a provocare ernie con sciatalgia nella gamba sinistra.
  • Lo stress elettromagnetico: il nostro corpo possiede un campo elettromagnetico. L’utilizzo esagerato di telefoni cellulari, rete wi-fi, computer, televisore, ma anche le linee dell’alta tensione possono influire su questo campo e avere un effetto sfavorevole sulla salute. Questo tipo di problematica si riscontra soprattutto nei giovani che non riescono più a vivere senza il loro telefonino.

 

Come potete capire, ci sono davvero tanti diversi motivi per cui insorge un’ernia del disco. Spesso non c’è una singola

ragione, ma un insieme di cause che creano debolezze nel nostro corpo. Alcune persone avranno uno o più segnali, sotto forma di lombalgia o colpo della strega, prima che si rompa il disco. Alcune non se ne renderanno conto finché non sarà troppo tardi. E’ importante individuare la causa sottostante per dare un trattamento adeguato e velocizzare la guarigione. Ma soprattutto per evitare un’eventuale ricaduta nel futuro.

 

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